Viviamo in uno dei Paesi più belli del mondo e tra gli elementi caratteristici della nostra Penisola non possiamo non ricordare le coste. Andare al mare è un vero piacere. C’è chi preferisce portare con sé ombrellone e asciugamano alla ricerca dell’angolo perfetto, chi predilige gli stabilimenti balneari attrezzati. Sappiamo bene che i lidi sono spesso diversi tra loro per offerta, servizi e... amore per la natura. Ecco la nostra mini guida con 7 consigli per riconoscere gli stabilimenti amici dell’ambiente.
Un primo indizio facile da scovare è se venga fatta bene la raccolta differenziata: la presenza di angoli dedicati, corrette istruzioni, secchi che si ripetono in più punti potranno essere tracce di essere in un eco-lido: umido, carta, plastica, vetro, alluminio non vanno nell’indifferenziato!
Buttate un occhio sui tetti delle strutture: vedete solare termico e/o fotovoltaico? Per cucinare, riscaldare l’acqua delle docce, illuminare... un lido consuma energia ma si tratta di strutture proprio sotto i diretti raggi del sole. Perché non sfruttare tale fortuna per utilizzare fonti rinnovabili? Certo è che anche quella solare, di energia, non va sprecata. Se potete, cercate di scoprire se gli apparecchi elettronici sono di classe energetica A, controllate se le luci sono Led. Saranno segnali utili!
L’estate è sinonimo spesso di siccità e mai come negli ultimi anni purtroppo tutto questo è chiaro un po’ a tutti. Sistemi di raccolta delle acque piovane potranno consentire di annaffiare angoli di verde senza intaccare le riserve idriche. La presenza di sistemi di depurazione e recupero delle acque grigie potrebbe essere l’ideale. Inoltre riduttori di flusso a docce e rubinetti eviteranno sprechi dell’oro blu!
La pulizia è importante ma è fondamentale che detergenti ma anche saponi venduti negli stabilimenti, siano a minimo impatto ambientale! I prodotti certificati ecolabel o biologici saranno la soluzione ideale. Anche in tal caso occhio agli sprechi: utilizzare un ecodetersivo non vuol dire poterne abusare!
Come per i saponi spesso nei bazar degli stabilimenti balneari si vendono le creme solari. A chi non è capitato almeno una volta di averle lasciate a casa o in hotel? Non tutte le creme sono uguali tant’è che in paradisi terrestri come le Hawaii sono vietate le lozioni che non siano biodegradabili perché quando si fa il bagno o la doccia all’aperto, rischiano di confluire in mare che, ricordiamolo, non è e non deve essere una discarica.
Uno stabilimento ecosostenibile cerca di favorire il più possibile l’uso di prodotti riutilizzabili. Laddove non è possibile può propendere per soluzioni ecofriendly es. cibi con contenitori di carta (certificata) al posto della plastica, bevande sfuse o magari in vetro o alluminio (materiali permanenti) e magari dà la possibilità di fare refill alle borracce. Laddove siano necessari piatti, stoviglie e posate monouso, sceglie le certificate biodegradabili e compostabili che poi potranno essere conferite nell’umido!
L’eco-lido ha un menù con prodotti del territorio. Non serve una scelta abbondante ma che i sapori siano a km zero, magari anche bio, valorizzando frutta e verdura locale e i piccoli allevamenti o produzioni del luogo!