In un mondo del lavoro dove, da oltre un decennio, la tendenza continua ad essere negativa c’è un settore che registra numeri incoraggianti: la green economy.
Dall’analisi dei dati contenuti nel Rapporto Greenitaly 2019 emerge il sempre maggiore interesse del mercato del lavoro per le competenze “verdi”: nel 2018 ben 3,6 milioni posti di lavoro (pari al 78,8% di tutti contratti programmati dalle aziende italiane per quell’anno) erano destinati a soggetti in grado di vantare competenze green nel proprio curriculum vitae.
Ad oggi, in Italia, i cosiddetti “Green Jobs” sono oltre 3 milioni pari al 13,4% della popolazione occupata anche grazie all’apporto di 432 mila imprese che, nell’ultimo quinquennio, hanno investito sulla green economy. A questo argomento è dedicato “100 green jobs per trovare lavoro” (Edizioni Ambiente) il vademecum stilato da Tessa Gelisio e Marco Gisotti che costituisce una guida per orientare gli studenti e le famiglie sui percorsi formativi da seguire e sui profili professionali maggiormente richiesti dal mercato.
“100 green jobs per trovare un lavoro” rappresenta il seguito ideale di “Guida ai Green Jobs” opera dei medesimi autori che, 10 anni fa, costituì il primo volume ad occuparsi in Italia del fenomeno della Green Economy. L’opera raccoglie i contributi del Ministro dell’Ambiente Sergio Costa, dell’ex Ministro dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca Lorenzo Fioramonti, del Presidente della confederazione generale dell’industria italiana e imprenditore Vincenzo Boccia, del vice segretario generale UnionCamere Claudio Gagliardi, del Presidente Conai Giorgio Quagliuolo, dell’Amministratore delegato del gruppo LifeGate Enea Roveda.
Nella guida, che verrà presentata a Roma il prossimo 15 Gennaio, gli autori hanno stilato la lista delle professioni più “sicure” ovverosia quelle dove è maggiormente accentuato il disallineamento tra la domanda delle imprese e le persone in possesso delle necessarie qualifiche. Alcuni esempi? Chimico verde, cuoco, data analyst/scientist, esperto del marketing ambientale, esperto di acquisti verdi, esperto in gestione dell’energia (Ege), installatore di impianti di condizionamento a basso impatto ambientale, meccanico industriale e programmatore agricolo della filiera corta.
Il libro, però, non contiene solo dati e numeri, ma racchiude anche le testimonianze di chi può vantare una storia di successo come Sebastiano Barisoni di Radio 24, Lisa Casali di Pool Inquinamento e green influencer, Stefano Ciafani, Presidente di Legambiente, Paola Marella, architetto e mediatrice immobiliare, Claudio Sadler, chef stellato e imprenditore, Edoardo Stoppa, reporter e imprenditore: ognuno di loro, testimoniando la propria storia, offre ai lettori spunti di riflessione e approfondimenti utili per scegliere un percorso formativo in linea con le richieste del mercato e che consenta, nel contempo, di coltivare le proprie passioni.
“Oltre alle soft skill (saper lavorare in gruppo, risolvere problemi, gestire lo stress, avere intuito creativo, essere flessibili e dotati di spirito di adattamento…), la competenza più richiesta è quella dedicata al risparmio energetico e alla sostenibilità ambientale; anche le conoscenze delle lingue e le competenze digitali vengono dopo”, affermano Tessa Gelisio e Marco Gisotti.
“In uno scenario in cui il Made in Italy per affermarsi nel mercato internazionale sta puntando su sostenibilità, ricerca e innovazione, una guida come questa era necessaria – concludono gli autori –. La rivoluzione verde è in atto e le imprese hanno certamente colto questo nuovo impulso, arrivato dai consumatori e da una generale domanda collettiva, investendo in tecnologie verdi ma soprattutto in competenze green e digitali, settori in cui è necessario indirizzare e coltivare competenze”.